• «Non l’abbondanza del sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare le cose interiormente». Ignazio di Loyola
  • Gli uomini non sono prigionieri del destino, ma prigionieri delle loro menti. Franklin D. Roosevelt
  • La primissima cosa che viene donata all’uomo, la “vita”, è ciò che al suo culmine egli dovrà faticosamente guadagnarsi: la “vita”. Tra la “vita” che abbiamo ricevuto e la “vita” che dobbiamo ricevere, oscilla la nostra “vita”, quella che, al momento, viviamo oppure non “viviamo”.  F. Rittelmeyer
  • L’uomo è fatto in tal modo che a forza di dirgli che è uno sciocco egli lo crede; e, a forza di dirselo da solo, egli si porta a crederlo. L’uomo infatti costituisce in sé una conversazione interiore che è importante regolare bene: «Le conversazioni cattive corrompono i buoni costumi» (1Cor 15,33). Bisogna mantenersi in silenzio, per quanto si può, e non intrattenersi se non con Dio, che sappiamo essere la verità; e così si giunge a convinzioni solide e fondate. Blaise Pascal
  • “Il mondo interiore è tanto reale quanto quello esterno. Bisogna esserne consapevoli. Anch’esso ha i suoi paesaggi e i suoi contorni, le sue possibilitá, i suoi terreni sconfinati. E l’uomo stesso è il piccolo centro nel quale mondo interiore e mondo esterno si incontrano”. E. Hillesum.
  • “Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco. Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo”. G. Bruno
  • Non c’è dovere che sottovalutiamo tanto quanto il dover essere felici. R. L. Stevenson
  • Rinasca in noi la stima del silenzio, ammirabile e indispensabile condizione dello spirito; in noi, che siamo assaliti da tanto clamore, da fracasso e grida, nella nostra vita moderna bruciante e usurante. O silenzio di Nazaret, insegnaci il raccoglimento, l’interiorità, la disposizione ad ascoltare le buone ispirazioni e le parole dei veri maestri; insegnaci il bisogno e il valore delle preparazioni – dello studio, della meditazione, della vita personale e interiore –, della preghiera che Dio solo vede nel segreto. Paolo VI
  • La pace esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile. Richiede maggiore eroismo della guerra. Esige una maggiore fedeltà alla verità e una purezza molto più grande della propria coscienza. Thomas Merton
  • La tradizione è la garanzia del futuro e non la custodia delle ceneri. Gustav Mahler
  • Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere. Dietrich Bonhoeffer
  • Guardate le stelle e non i vostri piedi. Cercate di dare un senso a quello che vedete, domandatevi che cosa faccia sì che l’universo esista. Siate curiosi. S. Hawking
  • Io non sono la libertà, ma sì colui che la provoca. F. Cabral
  • L’anima è più presente dove ama che nel corpo che anima. Agostino d’Ippona.
  • E’ libero colui che si è sottratto alla schiavitù di se stesso. Seneca
  • Mi sento come un campo seminato nel cuore dell’inverno, e so che la primavera sta arrivando. I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo. Kahlil Gibran
  • Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. A. Schopenhauer
  • Il compito principale della vita di un uomo è di dare alla luce se stesso. E. Fromm
  • L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere. H. Hesse
  • Nulla è per caso il nostro cammino è lastricato dalle sensazioni che osiamo provare e ci portano dritto dritto verso i sogni che osiamo sognare. Poi c’è chi crede che tutto sia un caso così non prova, e non sogna. S. Littleword
  • «Il silenzio è creare un ambiente di ascolto delle realtà che non possiamo ancora vivere. È creare la possibilità di ascolto delle parole che non possiamo pronunciare ma che riguardano il nostro futuro». Carlo Molari